Heinrich Heine
  • Dusseldorf (Germania), 13/12/1797
  • Parigi (Francia), 17/02/1856
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Nonostante guardassi al movimento romantico con una certa simpatia, attaccai duramente gli scrittori romantici tedeschi del mio tempo a causa del loro asservimento alle autorità politiche e religiose.

Segni particolari

Ho subito l'influsso di Hegel. Per esercitare l'attività forense mi sono convertito al cristianesimo; a noi ebrei era proibito essere avvocati.

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Scritti da Heinrich Heine

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Sia lode ai francesi che si son presi a cuore i due bisogni fondamentali della società umana: il mangiar bene e l'eguaglianza civile, e han fatto passi da gigante nell'arte culinaria e nella libertà.

Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini.

Non chiedermi che cosa ho, ma che cosa sono.

Nello stupendo maggio, quando esplodevano tutte le gemme, proprio allora nel mio cuore è spuntato l'amore.

Dio mi perdonerà, è il suo mestiere.

È dolce quello che tu mi dici, ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca.

Per una donna la bruttezza è già metà della strada verso la virtù.

I tedeschi sono membri di un popolo in cui nessuno è tanto pazzo da non trovare un altro più pazzo di lui che lo comprenda.

La banderuola sul campanile, sebben fatta di ferro, sarebbe presto infranta dal vento di tempesta se... non comprendesse la nobile arte di volgersi ad ogni vento.