Henri Bergson
  • Parigi (Francia), 18/10/1859
  • Auteuil (Francia), 04/01/1941
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

La mia riflessione si propone di superare il determinismo positivistico e la concezione finalistica dell'universo. La realtà non è data, ma si caratterizza per durata e mobilità infinita, nel rapporto con la materia stessa. Per coglierla è necessaria l'esperienza pura dell'intuizione.

Segni particolari

Sono di origine ebraica e, nonostante la mia conversione, rifiutai il battesimo per seguire il destino della comunità ebraica parigina durante l'occupazione nazista. Nobel nel 1927.

Scritti da Henri Bergson

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Il tempo è un'invenzione, o è niente del tutto.

Il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell'effetto si trovava già nella causa.

L'Intelligenza è la facoltà di creare artificialmente degli oggetti, specialmente arnesi per fare arnesi.

L'umanità geme, per metà schiacciata sotto il peso dei progressi che ha fatto.

Il presente è il limite indivisibile che separa il passato dall'avvenire.

L'intelligenza è caratterizzata da una naturale incomprensione della vita.

La contemplazione è un lusso, l'azione una necessità.

L'unica cura per la vanità è il riso, e l'unico difetto che sia ridicolo è la vanità.

Il riso castiga certi difetti pressappoco come la malattia castiga certi eccessi.

Pensa da uomo d'azione e agisci da uomo di pensiero.