Hermann Hesse
  • Calw (Germania), 02/07/1877
  • Montagnola (Svizzera), 09/08/1962
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Sono forse lo scrittore tedesco del XX secolo più letto al mondo. La mia poetica è stata fortemente influenzata dall'esistenzialismo e dal misticismo orientale, in particolar modo dal buddhismo.

Segni particolari

Sono stato un autodidatta che è arrivato addirittura a vincere il premio Nobel per la letteratura, nel 1946.

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Scritti da Hermann Hesse

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Fa parte delle imperfezioni e delle rinunce della vita umana il fatto che la nostra infanzia debba diventarci estranea e cadere nell'oblio, come un tesoro sfuggito a mani che giocavano, e precipitato in un pozzo profondo.

Felice è chi è capace d’amare molto. Ma amare e desiderare non sono la stessa cosa.

Se temiamo qualcuno, gli attribuiamo un potere su di noi.

Per vie senza pericolo si mandano soltanto i deboli.

L'aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi minime.

Alcuni si ritengono perfetti unicamente perché sono meno esigenti nei propri confronti.

Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima.

Ogni uomo ha un suo compito nella vita, e non è mai quello che egli avrebbe voluto scegliersi.

Sono più le persone disposte a morire per degli ideali, che quelle disposte a vivere per essi.

Nulla è più pericoloso per l'anima che occuparsi continuamente della propria insoddisfazione e debolezza.