Indro Montanelli
  • Fucecchio, 22/04/1909
  • Milano, 22/07/2001
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Il giornalismo è stata la mia ragione di vita. Un giornalismo serio e preparato, non urlato ma efficace.

Segni particolari

Tra i miei maestri c'è sicuramente il mio grande amico Leo Longanesi.

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Scritti da Indro Montanelli

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L'unico consiglio che mi sento di dare - e che regolarmente do - ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina,(…)

Lo Stato dà un posto. L'impresa privata dà un lavoro.

Nel vocabolario italiano, "idealista" diventa sinonimo di "fesso" e "intelligenza" di "furberia".

Nulla finisce mai in tempi certi in Italia, tranne le partite di calcio.

Noi l'Italia la vediamo realisticamente qual è: non un vivaio di poeti, di santi e di navigatori, ma una mantenuta costosa e scostumata: ma è la sola che riesce a riscaldare il nostro letto e a farci sentire uomini, anche se cornuti.

Quando non sai qual è la via del dovere, scegli la più difficile.

Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.

«Il socialismo può fare di chiunque un milionario». Ci crediamo senz'altro. A patto che quel chiunque fosse prima un miliardario.

La corruzione comincia con un piatto di pasta.

Io continuo a professarmi uomo di destra: ma la mia destra non ha niente a che fare con quella "patacca" di destra che ci governa.