Isabelle Eberhardt
  • Ginevra, 17/02/1877
  • Aïn Séfra, 21/10/1904
  • in archivio dal 10/27/2010

Biografia

Ho viaggiato in lungo e in largo nel Nord Africa; io, scrittrice svizzera di origini russe.

Segni particolari

La mia vita sembra davvero un romanzo. Spinta dalla passione per il Magreb, ho lasciato tutto per viaggiare nel Nord Africa travestita da cavaliere arabo, con lo pseudonimo di Mahmoud Saadi.

Scritti da Isabelle Eberhardt

8 su 8

So bene che la febbre del vagabondaggio mi riprenderà, che me ne andrò; sì, so bene che sono ancora molto lontana dalla saggezza dei fachiri e degli anacoreti musulmani.

Quello che parla in me, quello che mi rende inquieta, non è la voce più saggia della coscienza, è quello spirito irrequieto per il quale la terra è troppo stretta e che non ha saputo trovare in sé il suo universo.

Più lontano lascio il passato dietro a me, più sono vicina a forgiare il mio carattere.

Non si deve mai cercare la felicità: la si incontra strada facendo.

Come sempre in cammino nel deserto, sento una grande calma scendermi nell’anima. Non rimpiango nulla, non desidero nulla, sono felice.

Tre cose per aprirci gli occhi all’abbagliante aurora di verità: il Dolore, la Fede, l’Amore- tutto l’amore

Parlar poco, ascoltare molto, non lasciarsi andare: tali sono le regole da seguire per piacere negli ambienti arabi del Sud, e per trovarsi a proprio agio.

Partire è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni. Una gioia egoistica forse, ma una gioia, per colui che sa dare valore alla libertà. Essere soli, senza bisogni, sconosciuti, stranieri e tuttavia sentirsi a casa ovunque, e partire alla(…)