Italo Svevo
  • Trieste, 19/12/1861
  • Motta di Livenza (TV), 13/09/1928
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

La mia opera letteraria fu sottovalutata per molto tempo. Lo stile e i temi dei miei romanzi erano troppo "moderni" perché ne fosse riconosciuto il giusto valore, ma è stata proprio tale modernità ad accostarmi poi ai grandi autori europei del '900, al pari di Kafka, Musil, Proust, Joyce.

Segni particolari

Il mio vero nome è Ettore Schmitz. Dal 1905 sono andato a lezione d'inglese da… James Joyce!

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Scritti da Italo Svevo

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Quaggiù quando noi non ci vogliamo male ci amiamo tutti, ma però i nostri vivi desideri accompagnano solo gli affari cui partecipiamo.

A questo mondo vi è poca gente che si rassegna a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.

È una delle grandi difficoltà della vita d'indovinare ciò che una donna vuole.

Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.

È noto che noi uomini non cerchiamo nella moglie le qualità che adoriamo nell'amante.

Del senno di poi si può sempre ridere e anche di quello di prima, perché non serve.

Il mentitore dovrebbe tener presente che per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie.

Uccidere e sia pure a tradimento, è cosa più virile che danneggiare un amico riferendo una sua confidenza.