Jeremy Bentham
  • Spitalfields (Inghilterra), 15/02/1748
  • Londra (Inghilterra), 06/06/1832
  • in archivio dal 6/9/2010

Biografia

Sono stato un filosofo e giurista. Un politico radicale e un teorico influente nella filosofia del diritto anglo-americana. Sono conosciuto come uno dei primi proponenti dell'utilitarismo e dei diritti degli animali.

Segni particolari

Ho instituito una nuova realtà in Inghilterra, l'Università di Londra, ben distinta dalle tradizionali università di Oxford e Cambridge per il suo carattere rigorosamente laico. Subito additata dagli avversari come «l'Università senza Dio».

Scritti da Jeremy Bentham

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Ogni castigo è un danno: ogni castigo è in se stesso un male.

Il problema non è se gli animali possono ragionare, ma è: possono soffrire? Certo, essi soffrono come noi.

La più grande felicità possibile per il maggior numero di persone è il fondamento della morale e della legislazione.

Essere incessantemente sotto gli occhi dell'ispettore significa perdere di fatto la capacità di fare del male, se non addirittura il desiderio di farlo.

Il patto originario, tra re e popolo, era una leggenda. Il successivo patto, quello fra Camera dei Lords e Camera dei Comuni, fu anche troppo reale.

Gli avvocati sono le uniche persone la cui ignoranza della legge non viene punita.

La morale non è nulla più che la regolarizzazione dell'egoismo.

Verrà il giorno in cui il resto degli esseri animali potrà acquisire quei diritti che non gli sono mai stati negati se non dalla mano della tirannia.

Possa venire il giorno in cui il resto della creazione animale acquisirà quei diritti che mai avrebbero potuto esser loro strappati se non dai tiranni.

I francesi hanno già scoperto che il colore nero della pelle non è un motivo per cui un essere umano debba essere abbandonato senza riparazione ai capricci di un torturatore.