José Saramago
  • Anzinhaga, 16/11/1922
  • Tías, 18/06/2010
  • in archivio dal 5/11/2007

Biografia

Scrittore, commediografo e giornalista. Il riconoscimento a livello internazionale arriverà solo negli anni novanta, con "Storia dell'assedio di Lisbona", una delle più belle storie d'amore mai scritte, il controverso Il Vangelo secondo Gesù e Cecità, forse il mio capolavoro.

Segni particolari

Il mio completo è José de Sousa Saramago. Nel 1998, sollevando un vespaio di polemiche soprattutto da parte del Vaticano, mi è stato conferito il Nobel per la letteratura.

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Aforismi di José Saramago

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Due debolezze non fanno una debolezza maggiore, ma una forza nuova.

Ma la vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.

Chi pianta un albero non sa se ci finirà impiccato.

La gioventù non sa quel che può, la maturità non può quel che sa.

Forse solo il silenzio esiste davvero.

Anche le idee sbagliate possono essere belle.

Che ne sarà di noi se il Centro deciderà di non comprare più, per chi ci metteremo a fabbricare stoviglie se sono i gusti del centro a determinare i gusti di tutta la gente?

Chiaro che siamo in guerra, ed è una guerra di accerchiamento, ognuno di noi assedia l'altro ed è assediato, vogliamo abbattere le mura dell'altro e mantenere le nostre, l'amore verrà quando non ci saranno più barriere, l'amore è la fine(…)

Con quella mano e quell'uncino puoi fare tutto quanto vuoi, e ci sono cose che un uncino fa meglio di una mano intera, un uncino non sente dolore se deve fissare un filo e un ferro, non si taglia, né si brucia, e io ti dico che Dio è monco, e ha(…)

Dovrebbe bastar questo, dire di uno come si chiama e aspettare il resto della vita per sapere chi è, se mai lo sapremo, poiché essere non significa essere stato, essere stato non significa sarà.