Livio Garzanti
  • Milano, 01/07/1921
  • Milano, 13/02/2015
  • in archivio dal 8/5/2011

Biografia

Sono stato editore e scrittore. Ho ereditato la casa editrice Garzanti da mio padre e l'ho guidata fino a quando non è stata ceduta alla UTET.

Segni particolari

Molti dicono di me che sono stato un "uomo difficile", "impossibile", "incontentabile", "pessimista freddo e ironico", "ruvido", "capriccioso" e addirittura "dispotico".

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Aforismi di Livio Garzanti

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L’editoria è uno strano mestiere. Usa lo spirito per fare soldi, e i soldi per fare lo spirito.

L’editore è un industriale come tutti gli altri, deve conoscere la sua clientela e deve saperla accontentare, il libro è per l’editore un prodotto come gli altri, bisogna che piaccia e bisogna che sia ben presentato. Lanciare un libro è come(…)

Montale mi ha fatto soffrire molto, poi mi ha fatto vedere il sole.

Che mestiere di merda è il mio!

"Vedere i "letterati" di oggi mi fa senso, anzi mi sembra di essere caduto in una pozzanghera.

Posso definirmi scandalosamente fortunato per aver avuto un padre come il mio e aver fatto l'editore quando c'era una società letteraria.

Non amavo lo zoo dei letterati, le serate noiose che organizzavano gli editori e che oggi sono mitizzate.

Pasolini mi colpiva come un grande personaggio da tragedia. Non aveva paura della morte, viveva della morte.