Luciano Ronchetti
  • Taranto (Italia)
  • 03/11/1962
  • su Aphorism dal 9/29/2018

Biografia

Non ho esperienza letteraria pregressa. Libero pensatore, poeta, appassionato di arte, musica, cinema, sport (e altro ancora), nonché "venditore di parole" (in genere, però, alle belle donne ed anche a quelle meno belle, le regalo!) a cui piace scrivere di tutto - e su tutto: cittadino del mondo intero.

Aforismi di Luciano Ronchetti

40 su 243

La legge degli uomini è come la banderuola di un vecchio campanile che varia e si muove secondo come spirano i venti (Leone Tolstoj).

Il linguaggio della politica è stato progettato per dare un'apparenza di solidità a ciò che non è che una folata di vento (George Orwell).

La vita è come aprire una finestra, affacciarsi da quella finestra e poi richiuderla (Enzo Biagi).

Alle volte uno si sente arrivato ma è soltanto diventato vecchio.

Ma gli italiani abbarbagliati per lo più dallo sfolgorio dell'elmo di Scipio, non sogliono seguire i tremolii cangianti delle libellule (Giovanni Pascoli).

Per l'anarchico la politica è come un'immensa cloaca buona da cucinarci il rancio dei soldati.

La gallina fa uova senza sorpresa: mai, però, nella vigilia di Pasqua!

Quando il gatto non c'è, i topi ballano - dice il proverbio - ma...- se non ci fossero i topi, il gatto non andrebbe mai via - ammonisce una vecchia preghiera svedese (composta da un derviscio pakistano emigrato in Svezia nel 1088).

La pittura è l'arte più pura ed immediata che possegga l'occhio umano; è contemporaneamente quella del cuore, dell'anima, dei colori e dell'immaginazione: anche la fotografia lo è, a suo modo, ma viene filtrata attraverso un occhio diverso di(…)

Non sparate sul pianista se sentenzia cattivi presagi..."L'amore è morto, viva l'amore: quando s'accoppia in un caldo afflato con la morte" (da: "Quaderni psichedelici", 2017).