Luciano Ronchetti
  • Taranto (Italia)
  • 03/11/1962
  • su Aphorism dal 9/29/2018

Biografia

Non ho esperienza letteraria pregressa. Libero pensatore, poeta, appassionato di arte, musica, cinema, sport (e altro ancora), nonché "venditore di parole" (in genere, però, alle belle donne ed anche a quelle meno belle, le regalo!) a cui piace scrivere di tutto - e su tutto: cittadino del mondo intero.

Aforismi di Luciano Ronchetti

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Una scritta sul muro - Il fioraio era chiuso: ti amo. Ciao, bionda! (letta a Taranto, in via Salento all'altezza del numero civico 55).

Avere vent'anni è bellissimo: non sempre, però, si arriva dritti dritti ai trenta eppoi ai quaranta!

Certo, la banca del seme è triste...io consiglierei una notte d'amore. - Dalila Di Lazzaro.

Siamo pochi ma ci chiamiamo armeni - Paruyr Sevak (pesudonimo di Paruyr Rafaelovic Kazarjan, poeta armeno, 1924-1971).

Insegnai alla mia donna a fare l'amore, lei mi insegnò ad amare (Fabrizio De André, principe anarchico).

Quando il sole mi lascia, m'appiglio alla luna: insieme navighiamo, come naufraghi senza rotta di fianco alle stelle, tra i bastioni del tempo...perdendoci, a volte, nelle voragini dell'infinito (24 gennaio 2020).

Odio la primavera perché finisce ma non la baratterei mai con l'inverno! (24 gennaio 2020).

La vita, la morte: a volte ho odiato la vita perché finisce e spesso ti toglie quello che più ami al mondo, spesso amo la morte perché dura in eterno!

La vita è il retaggio di altre vite vissute: oppure di altre morti mancate.

Per ogni libreria che chiude diecimila bambini cresceranno ciechi, muti e sordi; cresceranno senza idee.