Ludwig Feuerbach
  • Landshut (Germania), 28/07/1804
  • Norimberga (Germania), 13/09/1872
  • in archivio dal 7/28/2010

Biografia

Sono stato un filoso tedesco. Aspro critico della religione ed esponente della Sinistra Hegeliana.

Segni particolari

Sono stato un appassionato discepolo di Hegel, anche se col passare del tempo il mio pensiero si è avvicinato di più a Bruno e a Spinoza.

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Aforismi di Ludwig Feuerbach

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La religione è l'infanzia dell'umanità.

Da quando si è fatto del sentimento l'elemento essenziale della religione, la materia di fede del cristianesimo – un tempo così sacra – è divenuta indifferente.

L'uomo afferma in Dio ciò che nega in se stesso.

Non al Cristianesimo, non all'entusiasmo religioso, ma solo all'entusiasmo della ragione dobbiamo l'esistenza di una botanica, di una mineralogia, di una zoologia, di una fisica e di una astronomia.

Dio ama l'uomo, ossia soffre delle sventure dell'uomo.

Dio divenuto uomo non è che la manifestazione dell'uomo divenuto dio; infatti l'elevazione dell'uomo a Dio precede necessariamente l'abbassarsi di Dio a uomo.

La provvidenza è un privilegio dell'uomo; esprime la superiorità dell'uomo sugli altri esseri naturali; lo sottrae alla concatenazione di tutto l'universo.

Il miracolo, esaminato attentamente, null'altro esprime se non appunto la potenza taumaturgica della fantasia, che senza contraddizione adempie tutti i desideri del cuore.

L'oggetto caratteristico della fede è il miracolo, fede è fede nel miracolo, fede e miracolo sono assolutamente inscindibili.

La sofferenza è la legge suprema del cristianesimo; la storia del cristianesimo stesso è la storia della sofferenza umana. Il mistero della passione.