Luis Buñuel
  • Calanda, 22/02/1900
  • Città del Messico, 29/07/1983
  • in archivio dal 6/23/2011

Biografia

Regista di fama internazionale, tra i massimi esponenti del surrealismo sul grande schermo.
Nel 1972 ho vinto l'Oscar per il miglior film straniero con "Il fascino discreto della borghesia".

Segni particolari

Il collegio gesuita e le sue dure regole mi hanno spinto all'anti-clericalismo.
Sono stato un grande amico di Salvador Dalì.

Scritti da Luis Buñuel

10 su 10

Mi ci vorrebbe una vita per enumerare i vantaggi dell'alcol.

Felicità è andare d'accordo con se stessi.

Amo i sogni, anche quando sono incubi, che è poi quello che succede di solito.

Non riesco a capire l'ossessione che alcuni hanno per dare una spiegazione razionale a immagini spesso gratuite. La gente vuole sempre la spiegazione di tutto. È la conseguenza di secoli di educazione borghese. E per tutto quello per cui non(…)

Io sono profondamente e coscienziosamente ateo, e non ho nessun tipo di problema religioso. Anzi, attribuirmi una tranquillità spirituale di tipo religioso è innanzitutto non capirmi, e poi offendermi. Non è Dio che mi interessa, ma gli uomini.

Senza religione (cristiana in particolare) l'erotismo è meno interessante. Più uno è cristiano, più gode.

Sono solo in attesa dell'amnesia finale, l'unica che può cancellare una vita intera.

Io, grazie a Dio, sono sempre stato ateo.

Darei la mia vita per un uomo che è alla ricerca della verità. Ma di buon grado ucciderei un uomo che pensa di aver trovato la verità.

La differenza culturale tra i francesi e gli spagnoli è che noi spagnoli sappiamo tutto della Francia, e i francesi non sanno nulla della Spagna.