Marco Santagata
  • Zocca, 28/04/1947
  • Pisa, 09/11/2020
  • in archivio dal 2/12/2013

Biografia

Sono stato uno scrittore, critico e professore universitario. Uno dei massimi cultori di Dante e Petrarca.

Segni particolari

Ho vinto il Premio Campiello nel 2003 con Il maestro dei santi pallidi.

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Scritti da Marco Santagata

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Penso sia fondamentale una lettura dei testi classici che nasca da una conoscenza delle condizioni storiche, sociali e culturali della loro epoca.

Son convinto che in ogni tipo di scrittura ci sia una componente autobiografica. Persino nella scrittura saggistica.

Un autore, quando scrive, non è sempre consapevole di ciò che sta scrivendo.

Resto fedele all’idea che il compito della letteratura non sia insegnare, ma suscitare emozioni.

La Divina Commedia è molto difficile, ma è un testo che prende come pochi altri.

La verità è che non si può studiare Petrarca senza studiare contemporaneamente anche Dante.

I discorsi sulla e per la letteratura per il pubblico non solo italiano hanno molto perso di interesse, e penso che la caduta proseguirà.

È la cultura a fare il nobile, non il sangue.