Marco Saya
  • Milano (Italia)
  • 03/04/1953
  • su Aphorism dal 3/12/2004

Scritti da Marco Saya

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Il mondo è pieno di persone che riescono a vivere solo alimentandosi di inutili problemi da condividere con i malcapitati che si trovano a tiro.

La tecnologia è diventata la nuova droga dei poveri.

Ciascuno cerca di vendere il proprio detersivo ma lo sporco rimane in ogni caso.

C'è bisogno di semplicità per spiegare la nostra complessità.

Scrivere troppo e spesso intrappola la parola nella consueta banalità del già detto.

Una percezione è come osservare un cielo di nubi che si addensano. Può piovere o non piovere. 

Una libertà omologata non è mai libera.

I miti sono il surrogato di dei che non esistono.

E' importante avere un proprio pubblico e non condividere quello altrui.

Spesso si dice che il futuro sia a portata di mano. Non ho mai capito di quale mano si parli. La sinistra adulta trascina il secchio dei ricordi. La destra bambina guida i ciechi nel presente. Di una cosa sono certo! I piedi entrambi(…)