Marco Saya
  • Milano (Italia)
  • 03/04/1953
  • su Aphorism dal 3/12/2004

Scritti da Marco Saya

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Sugli anni di piombo temo di più, oggi, il piombo accumulato nella testa dei nostri governanti.

che strana sensazione entrare in un negozio di corso Buenos Aires vuoto, musica lounge a tutto volume, asettiche commesse tirate a lucido, il gigante nero in giacca e cravatta, un buttadentro senza clienti, uscire e trovare la povertà scolpita(…)

Gli intellettuali dormono il sonno dell'indifferenza.

Gli aforismi ci riportano a una realtà che tentiamo spesso di negare.

Se non ci fosse Dio ci sarebbe la pace, tutti combattono in suo nome.

La libertà è stata coibentata.

Nulla si consolida, un pò come sfiorare gli oggetti, rimangono lì, pensiamo di cambiare, rimane l'idea, e poi li riaccarezzi (quegli oggetti ) ma non si muovono e nulla si consolida.

Italia come Itaca, proci dappertutto.

Ho sognato che Vasco era un montatore dei palchi dei Led Zeppelin, Ligabue il costumista di Freddy Mercury, Davide Rondoni presentava Miss Italia e dulcis in fundo le teste di cuoio eliminavano le teste di cazzo.

Si prefigura non più un conflitto tra stati ma un conflitto di popoli contro gli stati.