Marco Saya
  • Milano (Italia)
  • 03/04/1953
  • su Aphorism dal 3/12/2004

Scritti da Marco Saya

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La vera popolarità la si raggiunge solo quando qualcuno scriverà il nostro necrologio su FB.

Tutti corrono al capezzale del capitalismo ma l'accanimento terapeutico non lo salverà.

Il paese è solido ma gran parte del popolo galleggia nello stato liquido.

Entrando in stazione centrale con un lurido regionale pieno di zecche sembrava di entrare in una grande favela, no le favelas sono migliori.

Siamo stanchi di non pensare.

Da soli si viaggia benissimo, non c'è mai nessuno che all'improvviso ti aziona il freno a mano.

Molti critici e scrittori vivono delle citazioni del passato per nascondere il vuoto del loro presente.

Scrittori mediocri chiedono pareri a critici ancora più mediocri, potenza della condivisione della mediocrità.

Quanti poeti timbrano il cartellino scrivendo una poesia al giorno per anni e anni quando nessuno gli ha ancora letto la prima.

Perchè ascoltare se nessuno non ha nulla da dire?