Marco Saya
  • Milano (Italia)
  • 03/04/1953
  • su Aphorism dal 3/12/2004

Scritti da Marco Saya

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La poesia è come il jazz, un'improvvisazione che approda là dove non è mai ben chiaro, come le nostre vite, pronte a essere spezzate ora o dopo o quando.

Il blues è un vagabondo senza fissa dimora.

Obama: " Ora il mondo è migliore", a me pare sempre rotondo.

Il pensiero è ostaggio della tecnologia e nessuno vuole pagare un euro per il suo riscatto.

Con estrema ragionevolezza possiamo dire che, oggi, guerra e pace coincidano. 

La storia persevera a non insegnare  nulla al popolo che preferisce servire le portate invece di apparecchiare la tavola.

L'aforisma è una metafora a denti stretti.

Perchè accostare sempre e impropriamente l'uomo alla pecora? Dalla pecora si ricava dell'ottima lana, dall'uomo del pessimo grasso.

La natura è eterna come il tempo e il tempo piega i nostri corpi. Quel tronco secolare ne ha viste di tutti i colori ed io appongo la mia firma come le visite al museo di storia.

Oggi le ideologie sono solo espressione di un qualunquismo di parte.