Marco Tullio Cicerone
  • Arpino (Italia), 03/01/106 a.C.
  • Formia (Italia), 07/12/43 a.C.
  • in archivio dal 2/1/2001

Biografia

Il punto di svolta per la filosofia e la letteratura finalmente scritte in latino. Il primo a stabilire i canoni della lingua colta che influenzeranno gli scrittori a me successivi, almeno fino al Petrarca e ai primi Romantici.

Segni particolari

Politico, retore, filosofo, letterato. Le mie orazioni che vi sono giunte sono 58 ma ben 48 sono state perdute. Per fortuna si sono conservate le oltre 900 (!) epistole spedite ad amici e familiari.

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Scritti da Marco Tullio Cicerone

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L'avarizia in età avanzata è insensata: cosa c'è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?

Nessuno è tanto vecchio da non credere di poter vivere ancora un anno.

Approvo che ci sia qualcosa del vecchio in un giovane, e qualcosa del giovane in un vecchio.

Mi odino pure, purchè mi temano.

Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.

È stupido strapparsi i capelli nel dolore, come se la pena fosse diminuita dalla calvizie.

Non esiste fortezza tanto forte che il denaro non la possa espugnare.

Non mi sembra un uomo libero quello che non ozia di tanto in tanto.

Poeta si nasce, oratore si diventa.

La brevità è una grande attrattiva dell'eloquenza.