Osvaldo Guerrieri
  • Chieti, 02/11/1944
  • in archivio dal 5/21/2018

Biografia

Sono un giornalista, scrittore e critico teatrale de La Stampa.

Segni particolari

Nel 2003 ho ricevuto il premio internazionale Flaiano per la critica teatrale. I miei racconti "Sibilla d’amore" e "Alè Calais" sono diventati spettacoli teatrali rappresentati in Italia e a Parigi.

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Scritti da Osvaldo Guerrieri

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Roma vale una vita. Andarci è come tenere all’orecchio la conchiglia del mare del passato.

Nessuno finora è riuscito a eguagliare la densità e la perfezione del monologo beckettiano. Affrontarlo, significa misurarsi con l’impossibile. Ciò vale per il drammaturgo, il regista e beninteso l’attore.

Il fatto che il teatro utilizzi spesso i racconti piuttosto che l’opera drammatica dimostra che il discrimine fra narrativa e drammaturgia è molto labile e si riduce a pura diversità tecnica.

Cerchiamo il Peter Pan che si trova dentro di noi, ma non disperiamoci se scopriremo che la nostra amica Wendy nel frattempo è cresciuta.

Sarà una coincidenza, ma l'attuale moltiplicazione spettacolare del personaggio di Peter Pan vorrà pur dire qualcosa: magari, come sostiene qualcuno, riflette il rifiuto di crescere, così spiccato in questa generazione di quarantenni rampanti e(…)

Diventa inevitabile chiedersi se la democrazia può nascere dal sangue e se può essere esportata o imposta con le armi.

Lo psicodramma non vuole la solitudine.

Chi non sa molto della funzione terapeutica dello psicodramma e si siede dinanzi al teleschermo, potrebbe pensare a una forzatura della fiction, a una furbesca esasperazione dei fatti di vita.