Paolo Fiore
  • 06/08/1965
  • su Aphorism dal 12/3/2011

Segni particolari

Medico ...che la malattia si cura anche col linguaggio... il linguaggio si affina anche nella malattia.

In tristitia hilaris, in hilaritate  tristis ( Giordano Bruno )

La felicità è fatta di occhi che si riconoscono.

Scritti da Paolo Fiore

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tra noi e noi...occorre sempre almeno la distanza di un respiro

Il sacro è l'indistinto che ci abita e ci plasma, in cui tutto si confonde e che sorprende alle spalle la ragione. In quel mare ci tocca navigare attenti alla bonaccia che prepara la riscossa di Crociate o di Jiadh nascoste nelle pieghe del Pensiero.

L'uomo gioca a scacchi con la propria solitudine scambiandola con la regina, la donna con il re

La parola viaggia su un treno parallelo a quello dell'uomo, lo tiene d'occhio, legge le stesse indicazioni sui binari, fa lo stesso percorso e nello stesso verso, di tanto in tanto incrociano le traversine, ma quando sembra fermarsi nelle(…)

Tra gli alberi... un respiro che muove le foglie riscalda le ombre  e parla al silenzio

L'uomo inventa mondi di parole pretendendo di camminarci dentro ma sull'inchiostro si scivola... i fogli girano...al massimo, si vola

Solo l'eco di una Voce sa trattenere il Silenzio nel Tempo

Che la pioggia sciolga inchiostri in rivoli di parole nuove e accartocci fogli in barche  per traghettarle da un foglio all'altro

L'incontro con l' Altro sulla linea di confine della bocca trincea scavata sulle guglie e i crepacci dei denti: sorriso di relazione, morso d'indignazione

Anche la pioggia che ritorna su un suolo arso è ancora straniera finché non reinzuppa la terra.