Pier Paolo Pasolini
  • Bologna, 05/03/1922
  • Roma, 02/11/1975
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Scrittore, sceneggiatore, regista. Nel mio percorso artistico, sono stato "fulminato" dalle periferie e dal sottoproletariato urbano.

Segni particolari

Amico di Moravia, negli anni dei fatti d'Ungheria, sviluppai con la sinistra un rapporti critico stimolante. In passato, il partito comunista mi cacciò perché omosessuale.

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Scritti da Pier Paolo Pasolini

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Io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù.

Un atleta ha un solo modo per realizzare pienamente la propria libertà: lottare liberamente per vincere.

Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo.

Serietà è la qualità di coloro che non ne hanno altre: è uno dei canoni di condotta, anzi, il primo canone, della piccola borghesia!

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.

La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi.

Una religione cattiva è sempre una religione.

Chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.