Pippo Compagno
  • Palermo
  • 22/03/1936
  • su Aphorism dal 11/8/2010

Scritti da Pippo Compagno

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Se Einstein non avesse intuito che tutto è relativo, tutto sarebbe rimasto assoluto e la relativa disputa non sarebbe assolutamente mai sorta.

Beckett fece fortuna aspettando Godot, che non venne. Io leggo Godot mentre aspetto la fortuna, che non viene.

Se Proust avesse conosciuto la stenografia, tutta la Recherche l 'avrebbe scritta in soli venti, trenta minuti. E non avrebbe perduto tutto quel tempo che poi gli ossessionò l' esistenza.

Nel corso dell' evoluzione gli uomini hanno cominciato a fare l' amore nudi dopo avere scoperto quant' era difficoltoso mangiare da un piatto coperto.

I bambini fanno tante domande non perché sono ignoranti, ma per vedere quanto lo sono i genitori.

Due cose distinguono una parola da una parolaccia: l' occasione e la persona a cui vengono rivolte.

Ci sono parole di cui poi ci pentiamo. Di non averle dette.

La morale è una scala di valori che troppa gente usa solo in discesa.

Con tanta gente che ogni giorno perde la faccia, non mancherà mai il lavoro, nei gabinetti di chirurgia estetica.

Anche i desideri più pressanti, se non soddisfatti a tempo debito, perdono la loro impellenza.