Pippo Compagno
  • Palermo
  • 22/03/1936
  • su Aphorism dal 11/8/2010

Scritti da Pippo Compagno

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Un mio amico è un lettore instancabile, appassionato ma poco selettivo. Recentemente ha letto l' intero elenco telefonico di New York ed è riuscito a raccontarmi tutta la trama e a chiarirmi i rapporti fra quei milioni di protagonisti.

Alcuni musicisti ci hanno lasciato  "L' incompiuta" perché a un certo punto del' esecuzione una parte del pubblico aveva preso a armeggiare  stranamente con ceste d' uova e di frutta marcia.

Conosco un impresario edile che applica rivoluzionarie tecniche di costruzione. Quando impastava  cemento completava un grattacielo in sette mesi. Da quando impasta viagra gli bastano sette minuti.

I conventi li hanno sempre costruiti vicino ai campi di ortica per il caso che qualche monaco avesse bisogno di gettare la tonaca.

Conosco un politico che il giorno del giudizio ricuserà il Padreterno e tenterà di fare spostare il processo a Monza.

Non essere tanto abitudinario da diventare statuario: i piccioni potrebbere equivocare!

E' una donna piuttosto robusta, una donna in carne; forse più che in carne, in carnezzeria!

Ho molta considerazione per Oscar Wilde, per le sue opere e per le sue opinioni, ma non ho mai capito perché da tanta importanza al fatto che non mi chiamo Ernesto.

Capita che i tassi d' interesse non abbiano nessun interesse per le tasse.

Istituirei la patente per la guida dei popoli. E un esame insuperabile per ottenerla.