Raoul Follerau
  • Nevers, 17/08/1903
  • Parigi, 06/12/1977
  • in archivio dal 11/4/2011

Biografia

Un coraggioso instancabile. Ho girato per anni tutto il mondo per far capire a uomini e governi che la lebbra si poteva sconfiggere e che le armi migliori sarebbero state la lotta contro l'ignoranza, lo sfruttamento, l'indifferenza e l'ingiustizia.

Segni particolari

Sono nato da una famiglia molto ricca ma ho dedicato la mia vita ai più poveri e disperati dell'umanità: i lebbrosi.

Scritti da Raoul Follerau

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La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato.

Un cuore che non reagisce davanti alla miseria è un cuore miserabile.

Un sociologo americano mi ha detto: "Se si dovesse nutrire un topo con ciò che mangia un uomo del bengala, il topo morrebbe di fame".

Il nostro mondo non ha che questa alternativa: amarsi o scomparire.

Nel secolo XX del Cristianesimo ho trovato lebbrosi in prigione, in manicomio, rinchiusi in cimiteri dissacrati, internati nel deserto con filo spinato attorno, riflettori e mitragliatrici. Ho visto le loro piaghe brulicare di mosche, i loro tuguri(…)

Se manca qualcosa alla tua vita è perché non hai guardato abbastanza in alto.

Nessuno ha il diritto di essere felice da solo.

Vivere è nulla, bisogna amare.

Se non ci amiamo, ci distruggiamo.