prepotenti nubi  
nascondono il gran satellite   
in questa mesta notte   
che non promette sonni dorati  
neppure d'argento   
  
le tue dolci iridi   
che sempre risplendono    
quando si incatenano alle mie  
questa notte eran spente  
coperte dalla gelida tristezza  
ed è calato l'inverno  
anche se il caldo prometteva estate  
  
prepotente la neve  
t'ha sotterrato la felicità   
il tuo volto annichilito   
meritava un sorriso  
non una lacrima   
ma Chione ha promesso bufera   
e bufera sarà  
  
finché un giorno   
aprendo le finestre   
scorgerai al di là delle nubi  
il caldo sole  
che accarezzerà   
ogni centimetro delle tue carni  
che t’avvolgerà come un lenzuolo di seta  
che prepotente scaccerà via il gelo

Prepotenza atmosferica

oggi ci siamo amati con gli occhi   
come fossimo anime ritrovatesi in un altra vita   
come fossimo il pezzo mancante dell'altro  
come fosse la fine del mondo   
come se non dovessimo guardarci mai più  
  
oggi ci siamo amati con gli occhi   
ed è valso più di mille appuntamenti galanti   
non voglio altro che questo per me e te  
amarsi con semplicità   
così come siamo   
così come eravamo   
così come saremo   
  
che avrei fatto tutta notte l'amore con te  
se fossi riuscita a staccar gli occhi dai tuoi  
se fossi riuscita a smetter di guardarti  
come fossi la cosa più preziosa al mondo  
  
ma quegl'occhi   
m'hanno fregato per bene  
mi sciolgono come ghiaccio al sole  
e ti rendono bello  
come sei sempre stato   
come sempre sarai   
come lo eri  
quando mi innamorai di te  
  
maledetti quegl'occhi  
che mi fan dannare  
che mi fan pensare   
che o con te o con nessuno   
perché non voglio guardar altri occhi  
se non i tuoi

Amarsi con gli occhi

Amaro destino     
che t’ha posto sul mio cammino     
che t’ha fatto padrone del cor mio     
che t’ha reso la peggiore lezione  
    
deludente     
l’atto ultimo di questa tragedia     
il sipario è calato     
e mai più s’aprirà     
anche se a recitar eri un maestro     
  
e come il più spudorato degli attori     
hai squarciato il velo    
tra realtà e finzione     
ingannando quegli occhi     
che han sacrificato la loro luce    
per illuminare te    
    
che sciocchi quegli occhi    
non vedevano al di là dell’amore     
e adesso    
l’amore non lo vogliono più vedere    
e come dargli torto    
per anni han creduto in una recita     
che pareva realtà    
    
che guaio     
per chi come me     
vive di cuore     
e poco di mente     
che orrore     
per chi come te    
vive di menzogne      
e poco d’amore

Bugie d’attore

il nostro amore è risbocciato     
come la primavera     
in primavera     
come sbocciò la primavera scorsa     
come spero sbocci per le prossime    
    
maledetta primavera     
che t'ha fissato nella mia mente    
che non t'ha mai fatto andar via     
che sboccia e impollina tutto    
    
e tu     
sei il mio polline    
e io anche se allergica    
ti voglio respirar a pieni polmoni    
anche se m'hai fatto star male     
anche se manca l'aria a starti intorno    
    
come un fiore     
il mio cuore s'apre solo a te    
come ha sempre fatto     
come se tu fossi l'unica chiave    
che combacia     
con quella serratura    
ch'è stata ben sigillata     
quando sei andato via    
    
come in autunno    
tutto s'è appassito in me    
mi son spenta    
senza il mio sole primaverile     
che riscaldasse il cuore    
    
sei stato freddo vento invernale     
quanto non c'eri     
ma sei ritornato     
come vento leggero    
piacevole    
primaverile    
    
    
maledetta primavera     
che m'ha fatto tornar da te    
ma che ci posso fare    
sei la stagione che preferisco     
e che sempre preferirò     
senza volerlo     
contro voglia     
    
ma al cuor non si comanda    
perciò lascio a te il compito    
di guidarmi in questa strada     
che abbiam già percorso     
ma tornar sui propri passi     
alle volte     
o primavera     
è ciò ch'è giusto fare

Maledetta primavera

le case  
cosiddette del popolo  
si son trascinate nel tempo   
quest'appellativo ignorante  
di abitazioni con occupanti stolti  
forse ignoranti  
simpaticamente rozzi  
il pensar comune è questo  
detto con sincerità  
  
ma vi devo rivelar  
che a viverci  
lo perdi  
quell'ottuso giudizio   
e la verità è tutt'altra  
  
gente normale  
semplice e bonaria  
certo rumorosi  
ma nascondon dentro una bellezza tutta loro   
  
così come gli alti palazzi  
 i cui balconi son scenari  
 di chiacchiere  
di litigi  
di risate  
  
tra queste case  
non vige  
preservar la reputazione  
come superficiali borghesotti  
tra queste case  
si vive alla luce del sole   
e anche della luna  
non s'ha paura di dir le cose come stanno  
  
che paura c'è nel dir la verità?  
esistere può essere tedioso non ce da provar vergogna  
nasconder la propria esistenza agli altri  
è come nasconder se stessi  
togliendo il senso all'esistere in sé  
  
queste schiere di case identiche  
rovinate dal tempo   
che han visto tutto  
che hanno accolto chiunque  
m'appaiono intrise di storie di vita vera  
  
queste schiere  
pur non avendo voce   
dicon così tanto  
le si ammira  
come un anziano che ha sul volto  
i segni di una vita d'altri tempi  
  
dunque queste schiere  
che non colpiscono   
l'uomo medio  
poiché non getta l'occhio   
al di là dell'ipocrisia  
son preziose a modo loro

Schiere

anima bianca       
lucente       
pura       
eri tu      
dolce uomo       
dagli occhi come l'oceano       
      
anima nera      
oscura      
perfida       
era lei      
donna maligna       
senza un barlume di cuore       
      
credevi       
che v'eravate trovati       
credevi      
che fosse lei      
la compagna       
per tutta una vita       
      
come un romantico      
vivi d'emozioni      
che t'offuscano la mente      
e il tuo buon cuore       
soffre tormentato      
      
      
ma ella       
era neoclassica      
sino al midollo      
d'emozioni sapeva ben poco      
tutta mente       
col cuore spento      
      
un vita in comune       
ma inseguendo diverse felicità       
tu la serena vita       
di chi vive intriso d'amore      
ella il lusso       
il bramoso desiderio di sfoggiare      
      
perché mai       
dolce uomo      
hai legato la tua vita alla sua?      
hai creduto fosse la cosa giusta?      
      
sappi      
che non ritornerà il sereno       
non per la tua mente tanto attenta      
che ricorderà con minuzia       
con amarezza       
con dolore      
quella donna       
che t'ha distrutto per sempre

Distruzione eterna

mente che t'affolli  
t'affanni  
perdi il lume della ragione   
sei ingestibile   
quando la rabbia t'assale  
  
divengo un mostro  
forse il peggiore  
gli occhi si fan fuoco   
le parole lame taglienti  
  
spaventi me stessa  
che non mi riconosco  
in quelle vesti  
imbevute d’odio  
di rancore  
  
chissà cosa ti rende   
così perfida  
da sputar fuori cattiverie   
di cui non sai nemmeno la provenienza  
mi fai dir cose  
che non ho mai davvero pensato   
mi fai pensar cose  
che non ho mai davvero detto  
  
che un po' t'odio e un po' t'amo  
per esser così spudorata  
spesso cinica  
ma non sempre apprezzo  
questo lato di te  
  
ti preferisco quando sei allegra   
chiassosa   
solare  
  
parole che poche volte t'appartengono ormai   
ma t'accetto così   
cara mente   
che  andarti contro  
è come scavarsi la fossa   
  
un giorno tornerò a guidarti   
per ora le redini sono tue  
dannata mente   
che come la padrona  
non lasci spazio agli altri  
ti piace aver i riflettori addosso  
fai solo spettacoli coi fiocchi   
sennò non t'esibisci  
  
non saresti te   
se non fossi in questa maniera   
non sarei me  
se non ti lasciassi comandar i giochi

Sabrina Orlando

Scritti da Sabrina Orlando