Dolce e selvaggio quanto basta e viceversa.
Un neo sotto la pianta del piede sinistro e una moglie.
Poesie di Salvatore Messina
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Sai di poesia
di frasi docili
alle labbra
di sacri aliti
perché tu
mio bene
al cor(…)
Barocco il letto
dove le membra cheti
ed io in te nel grembo
fantastico e maestro
puro(…)
Non t'amo
perché sei bella
o di velluto la pulsazioni
delle tue cosce d'ambra
t'amo (…)
Nello splendore
di questi infiniti ornamenti
tu meraviglia al labbro
sobrio ed elegante (…)
Guardo della terra
le mille sinfonie del tempo
ed io
compagno delle brezze
sconfino la(…)
E' morente
la piccola mano
guarnita di pezze
ora è priva di un pane
in un libero(…)
All'angolo
si mostra sconnotato
quell'uomo nero
venuto da lontano
un volto sconosciuto (…)
L'alba s'è spogliata
del vestito rosa
Nuda ora m'appare
di grazia alle labbra
e brezze.
Elevo
il regno degli infami
oltre gli spazi neri imbellettati
sì da cancellare
perpetue(…)
Quando sarà
l'evento affronterò
a muso duro
Condannerò presenze
Le sacre invenzioni
Spoglio(…)