Salvatore Quasimodo
  • Modica, 20/08/1901
  • Napoli, 14/06/1968
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Quando ho cominciato a scrivere ho mostrato predilezione per le immagini rarefatte e per l'ambientazione in una Sicilia dal sapore mitico, in seguito la mia opera cominciò a riflettere in modo più diretto l'opposizione al regime fascista e all'orrore della guerra.

Segni particolari

Ho tradotto opere di Virgilio, Omero e Shakespeare. Nel 1959 mi è stato assegnato il Nobel per la Letteratura.

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Aforismi di Salvatore Quasimodo

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I poeti non dimenticano.

La poesia è la rivelazione di un sentimento che il poeta crede che sia personale e interiore, che il lettore riconosce come proprio.

Le parole ci stancano, risalgono da un'acqua lapidata; forse il cuore ci resta, forse il cuore…

Per un po' d'ironia si perde tutto.

Avidamente allargo la mia mano: dammi dolore cibo cotidiano.

Ma come è sempre tardi per amare.