Scritti da Stefano Gabbiani
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Tu antica
nel tuo sostare,
avvolta di
porpora
senza valore,
mani in tasca
per non(…)
Sgorgano
alte, qui chiuse
tra le mura.
Si confondono
arse, di una leggerezza plumbea, (…)
Aroma che non profuma
avvolge la tua spenta entrata
riflesso di quel che un bacio fa eri… (…)
Su un filo,
piede incerto,
non si cade
non si svetta,
cilindri rassicuranti
dall’altra(…)
Affondo radici
nelle nuvole,
arranco monco
fiato rotto,
esalo un soffice
e vacuo fiotto,(…)
Possa
la molla balzare
l’ordigno saltare
e l’ingegno cadere.
Riesca
a oscurare il sole (…)
Agli occhi rosso di
terra, di cielo
in tenebre calde,
un ibrido orizzonte
che si scioglie (…)
Sdraiato, disteso con man
che ti sorregge,
come l’angelo sul dorso
del leone, stanco(…)