Stefano Medaglia
  • Milano (Italia)
  • 20/09/1960
  • su Aphorism dal 1/3/2014

Biografia

Nato a Milano, vivo a Milano, lavoro a Milano, ma NON scrivo a Milano, bensì nei luoghi metafisici del sentire, nei quali cerco ispirazione per tradurre in parole prospettive oblique di pensiero.

Segni particolari

Penso di essere uno scrittore. Ma le note della banca mi ricordano che sono un sottoscrittore. Anche architetto, se si vuole.

Aforismi di Stefano Medaglia

7 su 7

La cecità tutta dipende dal fatto che guardando crediamo di vedere.

Poiché valgono ugualmente fra di loro le varie forme equidistanti dell'errore, la verità è infinitamente irraggiungibile dai corpi.

L'intelligenza è un belletto che usiamo per distanziarci, giacché l'unità è materia da eroi.

Non siamo altro che i molti costretti a perseguire uno scopo, una missione –forse impossibile – dell'eludere i trabocchetti dell'istinto.

L'abisso sottostà anch'esso alle regole del libero arbitrio e l'arbitrio, il discriminante, è il buio che ci scegliamo. 

Il potere evocativo è tale proprio perchè si sente il bisogno di far stare dentro di noi qualcosa che, in realtà, non c'è. Evocare, dunque, significa comporre un elogio all'assenza.

L'impronta indimenticabile del corpo è seducente almeno quanto quella aerea dell'anima. Bisognerebbe saper decidere, fare in modo che una sdogani l'altra, perché la promiscuità rende spessi.