Tito Livio
  • Padova, 59 a.C.
  • Padova, 17 d.C.
  • in archivio dal 2/20/2015

Biografia

La mia immensa opera "Ad urbe condita" mi ha fatto diventare uno dei massimi storici del mio tempo.

Segni particolari

Nei miei annali ho tramandato i nomi più illustri, ma nessuno sa quale fu il mio cognome.

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Scritti da Tito Livio

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Dà tempo all'ira. Spesso l'indugio non toglie la forza: ma alle forze aggiunge il ragionevole consiglio.

In un popolo libero hanno più potenza i comandi delle leggi che non quelli degli uomini. 

L'animo umano non si sazia nemmeno con le più belle promesse della sorte. 

Mai gli uomini indietreggiano davanti ad un ostacolo se saranno proposti grandi premi a chi tenta grandi imprese.

Chi disprezzerà la gloria vana, riceverà la gloria autentica.

Il fraudolento sa guadagnarsi per tempo la fiducia nelle piccole cose, per tradire poi con grande profitto.

Contro individui concordi, anche la potenza dei re s'infrange: ma la discordia e la sedizione offrono infiniti vantaggi agli avversari.

A poco serve l'ira se non è sostenuta da adeguate forze.

È pericoloso, data la facilità con cui si sbaglia, vivere puntando solo sull'onestà. 

Perché ci sia colpa, deve volerlo la mente, non il corpo.