Tito Maccio Plauto
  • Sarsina (Umbria), 259/251 a.C.
  • Roma, 180 ca. a.C.
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Il mio prodigio è tutto nella ricchezza linguistica delle mie commedie: senza essere rozzo e istintivo ho usato spesso il linguaggio della plebe ma ho anche combinato il latino arcaico e il neologismo coniato sul greco, le deformazioni grottesche e le volgarità surreali.

Segni particolari

Ebbi subito successo ma sperperai tutto, così mi ritrovai schiavo a girare la macina in un mulino.

Scritti da Tito Maccio Plauto

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Non c'è ospite, per quanto amico di chi lo alloggia, che non cominci a dar fastidio dopo tre giorni.

Pensa a quanto è saggio un topolino, non affida mai la sua vita ad un solo buco.

La via di mezzo è sempre la migliore: ogni eccesso conduce alla rovina.

La saggezza non si acquista per l'età, ma per la capacità.

In una mano porta una pietra, mentre nell'altra mostra il pane.

L'amore è come il pesce, pessimo se non è fresco.

Ogni uomo è un lupo nei confronti di un altro uomo.

Niente è più amichevole di un amico in difficoltà.

Quel che non si spera accade più spesso di quel che si spera.