Tom Wolfe
  • Richmond, 02/03/1931
  • New York, 14/05/2018
  • in archivio dal 9/7/2011

Biografia

Sono considerato il padre del "New Journalism", un innovativo stile giornalistico che si sviluppò nei primi anni sessanta in America e in cui le tecniche giornalistiche si fondono con quelle narrative del romanzo, allo scopo di attirare maggiormente l'attenzione del lettore.

Segni particolari

Il mio nome completo è Thomas Kennerly Wolfe Jr. e sono stato un giornalista e scrittore statunitense, autore di saggi e narrativa.

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Scritti da Tom Wolfe

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Ho alcune considerazioni da fare su quello che è conosciuto (o a volte denunciato) come «nuovo giornalismo», o paragiornalismo, o altre definizioni del genere. Il fatto più sorprendente di quello che mi accingo a dire è che questo nuovo giornalismo(…)

La cosiddetta morte del romanzo non è dovuta a ragioni storiche, ma è stata voluta dai giornalisti che si sono cimentati in questo nuovo tipo di reportage sperimentale. Sono molto curioso di vedere dove andranno a finire.

George Orwell dichiarava di non aver mai letto un'autobiografia, perché non riteneva nessuno onesto fino al punto di riferire sinceramente le umiliazioni subite.

Sono andato, non ho detto una parola, ho ascoltato. È così che si comincia a osservare le cose.

Oggi certi giornalisti non escono mai dall'ufficio. Scrivono gli articoli navigando in internet. Ma non c'è alternativa: bisogna uscire! Quando dei giovani scrittori o giornalisti mi chiedono un consiglio, cosa che capita raramente, io rispondo(…)

Certi americani hanno avuto la sensazione che il partito democratico fosse così impegnato a fare qualsiasi cosa per sedurre le diverse minoranze da arrivare a trascurare una parte considerevole della popolazione. In pratica quella parte operaia(…)

Il politicamente corretto, da me soprannominato PC — che sta per "polizia cittadina" — è nato dall'idea marxista che tutto quello che separa socialmente gli esseri umani deve essere bandito per evitare il predominio di un gruppo sociale su un altro. 

Attraverso Radical Chic descrivevo l'emergere di quella che oggi chiameremmo la "gauche caviar" o il "progressismo da limousine", vale a dire una sinistra che si è ampiamente liberata di qualsiasi empatia per la classe operaia americana. Una(…)