Victor Hugo
  • Besancon, 26/02/1802
  • Parigi, 22/05/1885
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Un artista deve essere sempre a disposizione della società in cui vive, magari schierandosi dalla parte dei più deboli.

Segni particolari

Voce della sofferenza umana, coscienza dell'ingiustizia sociale.

Scritti da Victor Hugo

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Un ipocrita è un paziente nella doppia accezione del termine. Calcola un trionfo e sopporta un supplizio.

Chi apre la porta di una scuola, chiude una prigione.

La prosperità sociale significa uomini felici, cittadini liberi, la nazione grande.

Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino.

Ero bambino, ero piccino, ero crudele.

Amare è la metà di credere.

Waterloo è stata una battaglia di prima classe, vinta da un capitano di seconda.

Così la pigrizia è madre. Ha un figlio, il furto, e una figlia, la fame.

Un uomo si giudicherebbe con ben maggiore sicurezza da quel che sogna che da quel che pensa.

Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.