Vincenzo D'Urso
  • Napoli (Italia)
  • 04/09/1991
  • su Aphorism dal 3/24/2012

Biografia

Nato il 4 Settembre 1991. Frequento la facoltà di Lettere e Filosofia presso l'università Federico II di Napoli.

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Scritti da Vincenzo D'Urso

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L'uomo è un abisso. Il Poeta è un essere dell'inferno.

 Sembra, a volte, che la vita sia un frammento che illumina il doppio e furente si abbatte contro l'ombra. Però, così, le tenebre raddoppiano. Il Nero diviene la nuova luce. La Mente la sua vista.

Si seguono strade impossibili per arrivare al successo: l'uomo è ambizioso, ma non troppo. Io preferisco le strade con i bivi.

Sono state le tue mani a condurmi sul tuo viso. Eravamo troppo lontani, distanti, prima che una scossa del vento ci unisse.

Il mondo contemporaneo è statico, parassita, immobile, sonnambulo. Un vuoto violento. Un coma bianco.

Parlare non posso, giostra di colori dentro il cuore.

Oggi parlavo a un lago: sapeva cosa vuol dire essere dolce.

Quante età si possiedono se siamo una moltitudine?

Ostili punti interrogativi stanotte m'inseguono. Perisce l'incognita strappata da rondini che tessono uno strano suono. Forse è il legarsi a un simile frammento che da inizio a uno smarrimento omerico nel futuro, che priva le cose di nomi: anch'io(…)

Poetare è organizzare città, suonare violini, inclinare il fianco del corpo e curvarlo sino a renderlo sbilenco. E' un'alba esaurita, è il sovvertimento del bianco in nero, è un'ardua compressione del linguaggio: parole disastrate che calmano(…)