Vinicio Capossela
  • Hannover (Germania), 14/12/1965
  • in archivio dal 6/7/2013

Biografia

Cantautore e polistrumentista dall'immensa visionarietà poetica.

Segni particolari

È stato Guccini a scoprire il mio talento e a lanciarmi nel panorama cantautorale italiano.

Scritti da Vinicio Capossela

10 su 11

La vita va corretta, va corretta, è troppo difficile buttarla giù liscia.

Com'è simile la parola amarezza alla parola amore.

L'amore è cieco, Dio è amore, Ray Charles è cieco; quindi Ray Charles... è Dio!

Tutte quelle romanticherie, i tramonti, il mare, sono sempre lì; sono io che spesso manco.

Le cose che, veramente secondo me, hanno un peso determinante sono gli addii. Perché, non c'è niente da fare, per andare avanti si lascia qualcosa indietro e l'addio è sempre determinante.

Il mio rapporto con la Sicilia? È come se mi chiedessi quale è il rapporto con mia madre, con qualcuno che fa parte della mia famiglia!

Bevo solo quando lavoro.

Il bar non ti regala ricordi ma i ricordi portano sempre al bar.

Ogni scusa viene buona per dichiararsi perdenti.

Puniti dalla troppa passione, ci si è portati al punto di rimanere fermi davanti ai bivi.