Vladimir Majakovskij
  • Bagdati (Georgia), 19/07/1893
  • Mosca (Russia), 14/04/1930
  • in archivio dal 3/5/2015

Biografia

Un rivoluzionario visionario. Sono stato poeta e per questo ero interessante, e di questo ho scritto fino al giorno in cui mi sono tolto la vita. 

Segni particolari

Pasternak mi considerava il primo poeta della sua epoca, nella sua poesia La morte del Poeta parla proprio di me.

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Scritti da Vladimir Majakovskij

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Vorrei essere tagliente come un eccomi.

Un tempo i produttori di automobili le costruivano per potersi comperare dei quadri; oggigiorno i pittori fanno dei quadri per potersi comperare delle automobili.

Mai potrai smettere di amare la terra con cui hai condiviso il freddo.

Sono un poeta. Per questo sono interessante. Di questo scrivo. Di tutto il resto, solo se si è decantato nella parola.

In una nave che affonda gl'intellettuali sono i primi a fuggire subito dopo i topi e molto prima delle puttane.

Vogliamo che la parola esploda nel discorso come una mina e urli come il dolore di una ferita e sghignazzi come un urrà di vittoria.

Coloro i quali affermano che la parola, il suo profilo, il suo aspetto fonico condizionano lo sbocciare della poesia hanno diritto di vivere. Costoro hanno scoperto la strada che conduce all'eterna fioritura della poesia.

Uomini futuri! Chi siete? Eccomi qua,tutto dolori e lividi. A voi io lascio in testamento il frutteto della mia anima.

Solo una mossa imprevista disorienta l'avversario.

Se un uomo si giudicasse dal suo quaderno sarei ad un passo dall'essere Dio.