Alice
La vita è una successione di eventi e di storie che si intrecciano nel tempo. A volte sembrano essere concluse, altre cancellate, messe in stand-by per le ragioni più disparate, o continuate per altre misteriose spiegazioni o semplicemente perché così dovevano andare.
Alice e Francesco, esistenze che possono rappresentare ognuno di noi e l’amore che prende e lascia con i vuoti allo stomaco o le farfalle. Quell’amore folle e controcorrente, che non si fa troppe domande mentre lo si sta vivendo, ma s’interroga quando il domani abbraccia il futuro, tanto da iniziare a modellare il presente.
Due vite apparentemente semplici e comuni che si ritrovano nel loro turbinio di emozioni, mettendosi in discussione dopo 12 anni di silenzio. Un sms accede tutto e per colpa o per fortuna della “candida neve”, fa ritrovare occhi negli occhi i due amanti, per dirsi cose per cui da ragazzi, mancava il coraggio. Da adulti, la ragionevole consapevolezza prende facilmente a pugni l’istintività, non scappando così dalle responsabilità. Il finale diventa così facilmente comprensibile o legato a un senso - destinato.
La ricerca della serenità e del tradizionale equilibrio, si scontrano in fumi di sigaretta, whisky e musica. Ricordi che si riprendono e si lasciano, portando a spirali di sogni e illusioni, per ritrovare su un tappeto nero, quell’intimità che può davvero far volare.
Ma oltre la fantasia, la realtà che colpisce la giovane maestra e il cantautore è ben diversa. Un romanzo di “due piccoli stupidi” o di chi ancora sa che ciò che nasce dal cuore difficilmente si può dimenticare.
Bonfanti descrive abilmente il tutto, calandosi nelle due parti, femminile e maschile, trascrivendo in una sorta di doppio diario il viaggio che accompagna i due protagonisti.
Riflessioni, date, punti, il quotidiano vivere e le scelte cui tutti prima o poi sono chiamati a rispondere, nel bene e nel male.
Edizioni del faro
162 pagine