Calipso
Una raccolta di poesie è sempre un viaggio nella mente e nel cuore di chi le scrive. Il poeta si mette a nudo, lascia cadere le sue difese e rivela la sua parte più nascosta. Proprio per questo, le raccolte di poesie sono, a mio parere, le più difficili da recensire.
Come si fa a rencensire degnamente un insieme di emozioni così profonde e personali?
Permettetemi e scusatemi pertanto se le poche parole che scriverò non renderanno giustizia alla bellezza di ciò che ho letto e riletto in queste sere.
Si dice che i numeri siano infiniti, mentre le parole no, però le parole si possono usare un infinito numero di volte per esprimere innumerevoli sfumature: paesaggi, immagini, stati d'animo.
C'è anche chi dice che una poesia non è tale se non è in rima, lunga e prolissa.
Il poeta Paolino, con questa collezione, dà prova di riuscire a trasmettere al lettore svariate emozioni e ci dimostra anche che a volte basta poco per descrivere tanto.
La poesia, ripeto, è nel cuore, nell'anima del poeta e Paolino, in poche righe, riesce dipingere l'universo che è dentro di lui.
Da una manciata di versi, selezionati, ponderati e strutturati con estrema cura, esce un'opera d'arte, una scultura - come accenna l'autore stesso nell'introduzione alla raccolta - che è completa nella sua semplicità.
Sono versi disarmanti. A volte ci tolgono il respiro, altre ci danno filo da torcere per comprenderli, ancora ci scuotono profondamente, e sempre e comunque risuonano dentro di noi come una eco che non ci vuole lasciar andare.
Mi piace pensare alle poesie di Paolino, e dei grandi poeti in generale, come a un buon rum davanti al caminetto in una sera d'inverno.
Alla fine la poesia è un sorseggiare le parole e godere del retrogusto che esse ci infondono in funzione dello stato d'animo in cui ci troviamo, sia esso felice, malinconico o anche infuriato.
Qualsiasi emozione scaturita da una poesia, in positivo o in negativo, è fondamentalmente un brindisi all'arte.
Salute!
Midgard Editrice
32 pagine
8866720607