Che tu sia per me il coltello
In un gruppo di persone, un uomo vede una donna sconosciuta che con un gesto quasi impercettibile sembra volersi isolare dagli altri. Commosso, Yair le scrive, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo, ma esclusivamente epistolare. Più che una proposta è un'implorazione e Myriam ne resta colpita, forse sedotta. Un mondo privato si crea così fra loro, ognuno dei due offre all'altro ciò che mai avrebbe osato dare ad alcuno, e in questo processo di svelamento Yair e Myriam scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che si nasconde nelle parole. Finché Yair si rende conto che le lettere di quella donna stanno aprendo un varco dentro di lui, gli chiedono con imperiosa delicatezza una svolta nella sua vita interiore. Il risultato è un romanzo avvolgente e "impudico" che ci mostra quanta strada bisogna percorrere per vincere la paura e arrivare a toccare liberamente, con pienezza, l'anima (e il corpo) di un altro essere umano.
Mondadori
336 pagine
8804588195
Recensioni
Possono due sconosciuti innamorarsi e compenetrarsi a distanza, conoscendo a malapena i rispettivi volti? Questo è l'inizio del capolavoro di grossman: l'amore diventa necessità di immaginarsi, magari a propria immagine e somiglianza; necessità di costruirsi a vicenda, e volontà di rendersi migliori o al contrario di trascinarsi all'inferno, trainati dal sospetto e dai sensi di colpa. Un libro(…)