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Dolente ed accorata "via crucis" raccontata con grande dignità dall'autrice che si trova improvvisamente a dover fare i conti con una malattia grave e fortemente invalidante.
Di colpo, la sua tranquilla esistenza viene completamente sconvolta dall'irrompere di questa tragedia: siamo con lei quando ci racconta della sua prima reazione davanti ad una diagnosi che cerca di rifiutare, compiendo pellegrinaggi vari presso ospedali ed ambulatori specializzati nella sua malattia.
Siamo con lei quando racconta del suo vissuto che si sgretola, delle sue emozioni e della sua stima di sé che si scioglie e naufraga al cospetto di una malattia che cerca di nascondere fino all'estremo limite delle sue possibilità, per preservare le persone a lei care dal dolore dell'aiuto impossibile.
E' una vera discesa agli inferi, questo racconto, ma dopo aver toccato il fondo, ecco che l'autrice ricorre alle sue grandi risorse umane - ai suoi grandi talenti - e risale faticosamente la china: messa in pensionamento anticipato, ha dovuto lasciare l'insegnamento che amava ed il contatto appassionato con i bambini, la spinta più grande ad andare avanti nonostante le mille difficoltà.
Riprende in mano la sua vita, comincia a dipingere, comincia a scrivere e soprattutto, ricomincia a vivere, ha la forza di uscire di casa per incontrare altra gente: e qui ci sono capitoli d'amore nei riguardi delle persone che più le sono state amiche e nei riguardi della famiglia.
E progetti: si, anche davanti alla malattia, di cui alla fine riesce a scrivere il nome, l'autrice comincia a proiettarsi in un breve futuro, si inserisce in un gruppo di altre persone, con le quali comincia a fare piani e a sperare di poter osare vivere.
Carissima Maria: coraggiosa, appassionata, indomita.
Aletti
56 pagine
887680398X