Doppio fondo
Maria Luisa Maricchiolo ha la capacità di studiare una situazione, un personaggio, un fatto quotidiano, un gesto d’istinto, far tutto suo e tradurlo in poesia; per poi passare dal particolare al generale. Dal racconto di cose di tutti i giorni, a considerazioni di ampio respiro, sull’uomo che nuota nel proprio universo.
Tutto ciò attraverso quel linguaggio della poesia che la scrittrice definisce innato all’uomo. Ognuno dentro di sé possiede una poesia da esprimere, il tutto sta nell’interpretarla e nel darle la forma; da germoglio a frutto, non è così naturale: un testo va capito, composto, distrutto, restaurato… e fatto proprio.
È questa l’operazione svolta con stimolo e passione in "Doppio fondo": Maria Luisa Maricchiolo “mangia le idee” - per dirla alla Giorgio Gaber - e crea la sua rivoluzione attraverso una poesia che porta a ragionare sulla vita, sui suoi infiniti orizzonti e particelle colorate.
Cosa c’è dietro un matrimonio sfarzoso nella capitale? Dietro una vacanza culturale? Dietro l’estate, i lamenti, una vecchia, un’insicurezza, un cellulare?
C’è quel “doppio fondo” che la nostra autrice non vuol smettere mai di interpretare.
A modo suo, con occhio vispo e mai stanco. Con la consapevolezza che dietro ogni gesto, ogni parola, ogni situazione, ogni affetto; ci sia sempre un altro mondo, tracciato sull’altro prospetto: quello della poesia. Che non sarà mai morta, mai abbattuta, mai arrestata; perché la Maricchiolo ce lo dimostra in queste pagine, che è tutto innato e naturale: la filosofia sull’uomo può partire senza pretese anche dal particulare.
Ibiskos Editrice Risolo
70 pagine