I demoni della mente
Tra leggeri e sospirati echi baudelariani e una vena poetica giovane e forte, Nicola Lotto ha scritto questa intensa raccolta di poesie intitolata “I demoni della mente”, in cui i suoi stati d’animo, la sua tristezza e il suo sconforto vengono immortalati in versi carichi di una passione davvero profonda. Sono attimi passati, fugaci, densi di malinconia e rabbia, di lacrime perdute e pianti che riecheggiano forti nell’anima.
Con uno stile intelligente ma semplice, Lotto riesce a colpire con una facilità davvero degna di nota caricando ogni suo verso di un’emozione forte e decisa, capace di trascinare il lettore attraverso le sue atmosferiche tristezze di vita, amplificate da queste poesie dirette ma toccanti. A partire dall’iniziale e breve “Il primo fiore di primavera” (che ricorda molto Rabinandrath Tagore) sino alla conclusiva e intensa “Illusione”, fiumi di poesia scorrono al ritmo della vita, materializzando attraverso un fragile specchio emotivo le difficoltà e i problemi dell’esistenza, la malinconia e l’amore, toccando così tutte le gracili pareti del vivere.
Con i versi di “All’alba” o ancora di “Della tristezza”, il giovane poeta poggia sul cuore di chi legge una pesante zavorra di duri pensieri nascosti che entrano nell’anima trasmettendo l’inquietudine e la tristezza provenienti dalle disgrazie e dai momenti difficili che aggravano la vita umana. Lotto tratta tali temi con una vena poetica pungente e sempre profonda, sveglia e capace di colpire a fondo il cuore del lettore che come in un incantesimo entra nei versi e nei pensieri del libro, diventando anch’egli lettera di una straziante e triste poesia.
Leggere, ma soprattutto sentire dentro i suoi scritti è davvero un piacere. Lotto entra in questa sfera grazie al suo leggero ma evidente sentimentalismo, reso concreto con uno stile poetico semplice ma sempre capace di conservare dentro di sé quell’alone di tristezza e inquietudine che rende sempre grande una poesia. Le sue metafore e i suoi schemi poetici sono sempre interessanti e ben costruiti, mantenuti alti dall’oscuro inchiostro proveniente dalla penna del suo cuore, sempre a cavallo tra sconforto e sofferenza, ma che lascia trasparire sporadicamente una via d’uscita verso la felicità. Ma spesso una sentita e profonda tristezza è meglio di una blanda felicità, per questo Lotto prosegue su tale sentiero dal quale egli può vedere tutte le cose con occhi veri e reali e, registrando dentro di sé i suoi stati d’animo, li rigetta poi con delicatezza nelle sue poesie, mai banali o scontate, bensì dense e colme di significato. Non si griderà al capolavoro, ma questa piccola opera è davvero come un sole durante la tempesta: dura poco ma i suoi effetti si fanno sentire per molto tempo.
Per questo bisogna fare i complimenti a Nicola Lotto, che ha vissuto i suoi componimenti nel vero senso della parola, rendendo concreti gli effimeri e significativi attimi di vita dai quali sono scaturite queste profonde poesie.
Ta. Ti. Edizioni
51 pagine