I profumi del cedro
“I profumi del cedro” (Demian Edizioni, 2014) scritto da Catia Napoleone, è un guardarsi all’indietro per potere andare avanti. La storia di Giulia è la storia di tutti quelli che si lasciano condurre dagli eventi, a volte dagli affetti e soprattutto dal bisogno di non deludere le persone. Noi siamo Giulia quando iniziamo un percorso tracciato da altri senza sentirlo davvero nostro, e quando a un certo punto della nostra vita ci guardiamo allo specchio e ci domandiamo se è quello che abbiamo, quello che vogliamo davvero. Ecco che arriva Giulia, la preferita del nonno, una personalità molto vicina alla natura e alle cose semplici, vere: arriva Giulia e alla sua vita comincia a chiedere di più. Comincia a capire che non le basta essere sul suo tracciato, si iscrive all’università nonostante sia adulta ormai; affronta i pregiudizi e la miopia di chi non capisce il suo bisogno di auto affermazione.
Lo stile narrativo è maturo, sofferente nei punti in cui l’autrice si avvicina di più al suo cuore. Catia Napoleone ha un bel talento aforistico che vale la pena coltivare.
La storia di Giulia è la storia di chi non rinuncia: di chi riconosce le sue ali di fuoco e le dispiega per spiccare il suo volo. E di chi sceglie di ripartire da quello che più gli assomiglia, come, nel caso della protagonista, dai profumi del cedro, cioè i profumi della sua infanzia.
“Stamani le mie energie sono concentrate sulle tracce del sogno. (…) È un sogno di quelli che vorresti non finissero mai. Di quelli che racchiudono un tutto difficilmente descrivibile. Un sogno molto bello porta con sé un limite. Non si riesce mai davvero a raccontarlo tutto.”
Demian Edizioni
168 pagine