Il cuore ha le sue ragioni
Guido ha quarant'anni, un ottimo lavoro come chirurgo in un ospedale di Bologna e, nella vita, ha sempre seguito l'istinto. Forse per questo la sua è stata una carriera fulminante e forse per questo non riesce a tenersi una donna per più di qualche mese. In campo sentimentale ha fatto dell'instabilità e del mutamento le proprie parole d'ordine. Neppure il matrimonio quasi felice con Marika e la nascita di Giulia lo hanno fermato. Non che Guido non le ami profondamente, ma il desiderio di scoprire che cos'altro abbia da offrirgli la vita è sempre stato più forte. Un giorno, però, durante un intervento delicato Guido alza gli occhi sul volto della giovane che sta operando. È stato per quattro ore concentrato sul corpo martoriato da un terribile incidente, e non si è reso conto di quanta bellezza celasse quel viso tormentato, pallido e sfuggente. Un volto che, nonostante il dolore, sprigiona desiderio di vivere. Guido ha una sola certezza: quella donna non può morire. Così, alla fine dell'operazione, ne attende fiducioso il risveglio, un comportamento che va ben al di là di quello di un medico attento e professionale. Quel viso muto lo ha stregato e non riesce a staccarsene. Anni dopo la vita di Guido non è cambiata molto: una donna più giovane, un lavoro più importante, ma sempre la stessa sensazione di vuoto, come se alla sua esistenza mancasse qualcosa. Per questo decide di tornare sui propri passi alla ricerca di quell'amore mai vissuto. Capirà che ci sono persone a cui siamo legati indissolubilmente.
Piemme
261 pagine
8856616416
Recensioni
Un altro di quei libri che mi “ha chiamato” come mi accade spesso; eppure leggendo la biografia dell’autore non mi sarei mai aspettata un’opera simile: Pier Luigi Celli dirige una celebre università, è laureato in sociologia, ha occupato posti di rilievo in grandi aziende italiane compresa la Rai, un manager insomma, da cui ci si potrebbe attendere un saggio, una dotta dissertazione, tutto,(…)