Il sogno di Poldo
Per comprendere meglio l’essenza dei racconti di Fra Matteo Pugliares vi citiamo testualmente la dedica agli amici di Aphorism presente sulla prima di copertina: “Non fa male, a volte, rifugiarsi nei sogni. Non per sfuggire la realtà, ma per affrontarla con più forza e serenità”.
Da questa dedica prendono vita gli scritti di questo frate-poeta. Lo chiamiamo poeta e non scrittore, poiché questi racconti sono immagini poetiche che si seguono, sogni nei sogni, ma anche sogni come atti di redenzione, per un ritorno alla realtà che sa di purificazione. Si ritorna a vivere dopo il sogno, ma si ritorna anche a sognare. Messaggio emblematico che da queste righe traspare.
È il caso di regalarvi un assaggio di una descrizione in “Una notte d’amore” - titolo dello stralcio del racconto qui proposto - poetica e del tutto originale, raffigurante uno sguardo sul mondo, sull’universo, sulla natura del tutto proprio e mai banale:
“I lampioni si spensero ad uno ad uno, naturalmente solo quelli che dovevano spegnersi. Altri, invece, rimasero accesi tutta la notte ad illuminare chissà quali viandanti. Forse rimanevano accesi solo per illuminare le scene di gatti in amore o di topi impegnati a disturbarli, perché erano così tanto abituati ad essere inseguiti che non potevano più farne a meno. Ma i gatti quella sera non avevano più voglia di giocare con loro; erano sfrenatamente impegnati ad effondere carezze e baci d’amore. I lampioni che rimasero accesi quella sera, quasi per discrezione, si limitarono ad una luce soffusa, che si perdeva fino alla lontana collina, dove i lupi pensavano bene di fare serenate alle stelle che brillavano deliranti”.
Questo libro racchiude dei sogni, la penna di Fra Matteo riserba con calibrata sobrietà i sogni di una vita.
EC Edizione Creativa
128 pagine