Intellettuale a Auschwitz

Libro "Intellettuale a Auschwitz" di Jean Amery

Il libro di Améry è un tenace catasto di molte sconfitte. L'etica in nome della quale il nazismo era stato combattuto viene negata dalla violenza e dal terrore imperanti in altre, varie parti del mondo; l'antisemitismo risorge in altri modi e in altre forme. Con inesorabile precisione e passione di verità, Améry registra le disfatte dello spirito di Auschwitz, a cominciare dalla peculiare inferiorità nella quale, nel Lager, vengono a trovarsi gli intellettuali, che l'inadeguatezza alla dimensione meramente fisica cui è stata ridotta la vita rende paria fra i paria, e che l'umanesimo scettico e autocritico, privo di certezze assolute, rende più indifesi rispetto a chi, come i credenti religiosi e i militanti marxisti ortodossi, possiede una fede incrollabile e una spiegazione inoppugnabile, che aiutano a sopportare torture, privazioni, umiliazioni e morte. Un'altra, ancor più insidiosa fragilità dell'intellettuale consiste nella riflessione, che gli impedisce di illudersi e, costringendolo a scrutare sino in fondo l'annientamento della morale del Lager, lo induce a interrogarsi sulla debolezza della morale stessa dinanzi alla realtà e a dubitare dei valori che non hanno saputo dominare il corso degli eventi.

Scrivi la tua recensione

  • Casa Editrice
    Bollati Boringhieri
  • Dettagli
    150 pagine
  • ISBN
    8833918483

Recensioni

Ci sono libri che hanno determinato le coscienze di un’epoca e libri rigettati perché condensano il senso delle trasformazioni storiche nella silloge dei dolori, lutti e tragedie che queste epoche hanno portato e ospitato nel loro manto. I libri più belli, quelli che lasciano tracce, sono quelli difficili da leggere e ancor più difficili da scrivere perché costringono l’autore e,(…)

Scrivi la tua recensione