L'eroe distratto
“Ho comprato un piccolo dolore/ per farlo crescere in me./ Scrivo lunghe vite per chi ha il fiato corto/ e chiude gli occhi prima della fine”. Comincia con questi versi Il sorriso dei giorni migliori, una delle più belle poesie di questa raccolta.
Roberto Bani ha nella sua penna la tenerezza e lo stupore di chi guarda alla vita come ad un viaggio intimo, al buio, in silenzio. Nelle sue parole c’è tutta la dolcezza e la commozione dei sentimenti, una musica lontana in un sera d’estate, e l’ineluttabilità del discorso poetico, al quale affidare anche gli ultimi istanti: “Ancora mi farò male,/ combattendo tra dolori/ e passioni./ Perdonami se muoio,/ senza disturbare,/ col sorriso dei giorni migliori”.
Non c’è rabbia nei suoi versi; piuttosto un canto corale, dove ogni cosa è illuminata, ogni passione accennata, ed il pianto sommesso, così, come per non disturbare.
E nel suo girovagare il poeta guarda anche a sé, e si fa guardare; e lo immagini, a filo del muro, camminare sereno. Come recita la poesia che dà anche il titolo al libro, egli è “... un eroe distratto,/ che non conosce le virtù,/ che perde i pezzi nell’atrio del portone,/ le chiavi di casa delle amanti,/ e le certezze, e i dolori”. Invitante, confessa: “Sono un uomo,/ della lusinga amante,/ che, come fosse musica,/ ascolto e dimentico./ E amo la libertà/ e il voler essere gatto”.
Pensieri come perle, e soffi, e nuvole: tenete questo piccolo libro prezioso, come la luce di una candela, accanto ai vostri sogni.
Il Filo
90 pagine