La macchia umana
Il professor Coleman Silk da cinquant'anni nasconde un segreto, e lo fa così bene che nessuno se n'è mai accorto, nemmeno sua moglie o i suoi figli. Un giorno però basta una frase (anzi una sola parola detta per sbaglio, senza riflettere) e su di lui si scatenano le streghe del perbenismo, gli spiriti maligni della "political correctness". Allora tutto il suo mondo, la sua brillante vita accademica, la sua bella famiglia, di colpo crollano; e ogni cosa che Coleman fa suscita condanna, ogni suo gesto e ogni sua scelta scandalizzano i falsi moralisti. Non c'è scampo perché "noi lasciamo una macchia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore, escremento, seme: non c'è altro mezzo per essere qui".
Einaudi
386 pagine
8806173340
Recensioni
Non si può conoscere, semmai immaginare. Persino dati oggettivi possono essere tenuti segreti agli occhi degli altri, come fa Coleman Silk, protagonista del bellissimo "La macchia umana". Professore universitario prossimo all’età della pensione, Silk viene tacciato di razzismo, avendo definito spooks (ovvero fantasmi, ma anche neri in valenza spregiativa) due studenti assenteisti,(…)