La maledizione del tempo
Per affondare nella poesia di Elio Ria, bisogna partire proprio dal titolo. Una maledizione, un rapporto conflittuale col tempo che domina sull’uomo e sul suo destino. Ria dialoga col tempo, col suo eterno fluire e con l’attimo eterno, che permette all’animo poetico di ergersi da questo fiume in piena e assaporare le cose e la vita nella sua intensità, nella sua qualità, nella sua essenza.
Elio Ria non è né il primo scrittore, né sarà l’ultimo, a cercare vie che liberino dall’incombenza dell’ora, del minuto, del secondo. Il tempo per certi versi è maligno, ma bisogna anche saperlo gestire. Al carpe diem, Ria aggiunge la dolcezza per il passato, per quello che è stato e che rimane, col suo senso, scolpito nel tempo. È la musica sconosciuta che la puntina crea su un antico disco in vinile, sono le vesti nere delle vedove del Sud; sono le chiacchiere sospese nella leggerezza del tempo, che si mischiano col rumore di forbici e una radio in sottofondo, della barberia di un piccolo paese.
Sono tutte immagini che si possono assaporare in questa raccolta di poesie. Ria le dona ai suoi lettori e forse – è proprio il caso di dirlo – le dona anche al tempo.
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83 pagine